Lo Smart Worker felice

Lo smart worker felice

Cosa serve ad uno smart worker (la persona che fa smart working di cui tanto si parla adesso) per essere veramente felice?

La tanto desiderata libertà di non dover più essere costretti a recarsi al lavoro tutte le mattine è arrivata, ma quanti sanno gestire veramente il proprio tempo?

Altro che lavoro agile! E’ diventata una vera e propria schiavitù: piuttosto che lavorare 8 ore se ne lavorano 10 e per di più non si riesce nemmeno ad essere produttivi come prima.

Qual è il segreto dello smart worker felice?

Prima avevamo una routine ben cadenzata: ci alzavamo, facevamo colazione, ci mettevamo in carreggiata o si faceva la fila in metro, pranzo veloce, lavoro di nuovo, palestra, poi casa e magari un’uscita serale per viziarci un po’. Era la nostra pacca sulla spalla per la buona condotta della giornata.

Dopo l’entusiasmo iniziale della novità, del “sì, finalmente posso lavorare da casa!”, la situazione ha iniziato a sfuggirci di mano. Ammettiamolo! Staremo molto meglio una volta ammesso che abbiamo un problema.

Questo è perché il mondo in cui ci eravamo abituati a vivere ci aveva insegnato così, ma questo non significa che era il modo giusto.

Interessante sarebbe aprire un dibattito per capire se eravamo giusti prima o se siamo giusti adesso, ma questo magari lo chiederemo agli esperti.

Ad oggi siamo maledettamente nostalgici della nostra stressante routine che scandiva le nostre giornate. Un po’ come dire si stava meglio quando si stava peggio. Da una parte è un bene che ce ne siamo liberati, ma dall’altra era la nostra salvezza, la nostra bussola, a quanto pare.

Il segreto è ricostruirne un’altra che non sia ripetitiva come quella di prima, ma una con più ampi spazi tra un compito e l’altro e soprattutto una routine che ci piaccia.

Tempo fa ho visto un bellissimo video di Dario Vignali che si interrogava proprio su questa domanda “Siamo noi a vivere la vita o è la vita a vivere noi?”. COVID-19 è proprio arrivato per questo, per darci una seconda opportunità e per dirci basta di utilizzare il pilota automatico.

Il primo passo per ricominciare ad essere produttivi è: compra una lavagnetta e la sera scrivi quelle azioni, poche, ma necessarie, da compiere il giorno dopo.

Secondo passo è: sii padrone e schiavo di te stesso allo stesso tempo.

Poche, ma anche semplici azioni per iniziare ad entrare in quel mood positivo in modo tale che il tuo cervello possa sentirsi orgoglioso perché sei riuscito a compiere una missione. Rifare il letto appena sveglio is the new ho l’autobus alle 7.30, andare a correre in campagna is the new palestra delle 8, suonare la chitarra o leggere un libro is the new aperitivo con gli amici.

Tutto questo oltre a lavorare, ovviamente.

Il terzo ed ultimo passo è: se ti senti sconfortato perché i tuoi piani e progetti per il 2020 sono andati in fumo nel giro di poche settimane, pensa che in questa angoscia non sei solo e ci sono altre migliaia di persone che si trovano nella tua stessa situazione. Del resto non puoi fare niente per cambiare le cose, se non adattarti il prima possibile al cambiamento.

Quindi cosa aspetti a mettere in pratica questi tre semplici consigli?

Se stai cercando una sistemazione in cui poter lavorare in totale tranquillità e ritrovare il giusto equilibrio tra corpo e mente in totale sicurezza, puoi dare un’occhiata ai nostri mini appartamenti con piscina nel cuore dell’Umbria.

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